La chiave della conoscenza

Nel termine Conoscenza si racchiude lo scibile, ciò che la mente è in grado di ritenere sia come informazioni che come nozioni.

Sono stati scritti centinaia di libri per affrontare questo tema, la filosofia è da sempre l' attività intellettuale che cerca di chiarire il mistero di come la Conoscenza si sviluppa nella mente. Non solo, anche altre scienze si occupano della Conoscenza, dal punto di vista fisico, o del modo di trattarla e per il modo di conservarla.

Ciò che segue è un nuovo punto di vista su come la Conoscenza viene ad agire.
Faccio subito una distinzione netta tra la conoscenza che deriva dall' esperienza e quella che si apprende altrimenti. Nella categoria esperienza va collocata tutto il sapere che si ottiene con lo sperimentare situazioni nuove non avute in precedenza, ed anche il sapere che proviene del mero esercizio della memoria, in quanto è anche questo un meccanismo di sperimentazione.

Faccio un esempio. Ai bambini viene insegnata la tecnica per imparare a memoria le poesie, è un esercizio utile, serve a sviluppare il rapporto con la propria memoria. Anche l' attore impara a memoria la parte che recita a teatro. Tuttavia l' attore, se è davvero un artista, non si limita a recitare la sua parte come fa il bambino che ha imparato a memoria. L' attore vive la vita del personaggio che interpreta, nel modo che maggiormente si avvicini all' idea dell' autore.
Questo cosa vuol dire? Che l' attore non solo ha la conoscenza della parte, che deriva dalla esperienza della ripetizione, tecnica per mandare a memoria, ma ha anche la Conoscenza che deriva dall' immedesimarsi con i concetti che sono trasmessi dall' autore, cioè li rivive, come se fossero una parte di sé.

La Conoscenza è quindi una conquista che la mente raggiunge solo dopo che ne ha assorbito il valore e l' ha resa parte della stessa propria coscienza. Non avviene con la semplice memorizzazione delle nozioni, il nozionismo è sempre meno importante, in quanto abbiamo degli aiuti esterni, come i moderni computers, che sono molto più efficienti di noi, oggi.

Come si forma dunque la Conoscenza?

La Conoscenza è già. Nell' universo esiste tutta la Conoscenza. Il nostro compito è di acquisirne il più possibile.
La Conoscenza non ci viene trasmessa da altri, la ricreiamo noi stessi, sotto lo stimolo che gli altri, appunto, ci forniscono. Il maestro non trasmette Conoscenza, ma ci porta a formare l' ambiente nel nostro cervello, nella nostra psiche, tale che la Conoscenza possa fluire dall' infinito, verso il nostro piccolo angolino. L' hanno ben compreso i filosofi Zen, il maestro non insegna, il maestro evoca, e dà l' esempio. Il maestro sa che non si può insegnare, non c' è modo di trasmettere un concetto attraverso i sensi. Le parole non sono in grado di ottenere questo. Tutt' al più possono evocare il sentimento connesso con quella particolare conoscenza e far sì che la mente raggiunga il sapere da sola.

Si può chiamare intuizione, certo. Tutti i filosofi e gli psicologi hanno tentato di trovare la chiave per entrare nella mente. Non esiste quella chiave. Soltanto la mente stessa è in grado di aprire sé stessa alla Conoscenza.
Il difficile è, per la persona, eliminare le infrastrutture che l' educazione ha installato davanti alla porta della mente, che impedisce spesso che la Conoscenza passi intatta.

Ma come è allora che c' è chi sa molte cose e chi non sa quasi nulla?

Il processo di acquisizione dipende dalla struttura fisica della mente, cioè, meglio, del cervello e del corpo fisico stesso.

Faccio un esempio, l' atleta è in grado di eccellere nella sua specialità sportiva. Altri no. L' atleta ha un corpo dotato di quelle caratteristiche particolari, cioè il suo DNA è tale da permettergli di essere quello che è. Non tutti possiedono lo stesso DNA, non tutti sono biondi o castani, bianchi o neri, alti o bassi. Ciascuno ha le sue caratteristiche.
Con l' allenamento l' atleta migliora le sue prestazioni sino al suo limite. Mentre il non atleta non riuscirà mai a competere, in quel settore. Magari, invece, sarà in grado di eccellere in altri settori.

Cosa significa? L' acquisizione della Conoscenza dipende da come si è fatti, dal proprio DNA. Se questo è di un certo tipo la Conoscenza che si raggiunge è grande, diversamente è minore. L' educazione e lo studio, poi, permettono di raggiungere il proprio limite possibile. Ed è molto importante che la propria mente o psiche sia in grado di eliminare tutti i blocchi ed i filtri che non permettono il flusso regolare di Conoscenza.

Nel mondo occidentale si ritiene che la Conoscenza non sia qualcosa di diverso dalla esperienza, si insiste, infatti, sul nozionismo, e non si dà spazio all' intuizione. In oriente si tiene, invece, in gran conto il concetto di illuminazione, che é sinonimo di intuizione, e che è la vera modalità della acquisizione della Conoscenza. In occidente si vuole ricondurre tutto al dominio della ragione pura, come esclusivo ragionamento, ma gli stessi computer moderni dovrebbero farci capire che la pura ragione è insufficiente, in quanto è solo un mucchio di concetti incasellati e non in grado di essere correlati tra loro.

La Conoscenza, è invece la visione di tutto l' argomento in esame, nel suo complesso, in una dimensione a più vettori, non solo secondo una sequenza di dati in successione.

Vorrei che pensaste un momento a quando avete capito qualche teorema di matematica o qualche concetto filosofico. Non vi ricordate che la comprensione vi è giunta in un certo istante? Prima non sapevate, dopo lo sapete. E non lo perdete più. Questa è la Conoscenza, quando la mente evoca la comprensione della nozione nella sua interezza.
Torniamo all' attore, quando questi interpreta il personaggio lo fa vivere perchè ha assimilato in sé la Conoscenza del personaggio.

Trasmettere la Conoscenza è dunque, impossibile, di per sé.

Ecco perchè è così difficile rendere parte gli altri delle nostre conquiste intellettuali e spirituali. Noi abbiamo raggiunto quella certa Conoscenza, il fatto ci riempie di gioia e vorremmo che tutti potessero goderne. Tentiamo di trasmettere con lo scarso mezzo del linguaggio, e non riusciamo a farci capire.

Come fa una persona che vede solo il bianco e nero a capire la bellezza dei colori? Non ne ha la Conoscenza, quindi non è in grado di valutare il nuovo concetto, Colore, con il suo bagaglio di Conoscenza.

Come possiamo noi, che abbiamo la fortuna di aver colto qualche Conoscenza di un livello più evoluto, grazie al nostro DNA, fare partecipi gli altri delle novità? Non si può.

Occorre pazienza, occorre ricreare in loro l' ambiente giusto perchè loro stessi riescano a guardare oltre i loro stessi confini. Con l' esempio, con l' invito alla riflessione, con la cauta rimozione dei loro blocchi di preconcetti.

Ma, si potrebbe dire, chi non possiede il giusto DNA è condannato all' ignoranza? E da dove arriva questa differenza? Ecco: il DNA non è un mattone monolitico, è la base della vita, ma non è rigido. Alla nascita viene influenzato dalla nostra anima, in quanto è proprio il DNA il canale di comunicazione con l' anima. Quindi non dipende solo dal bagaglio genetico. E, con il tempo, l' aumento della consapevolezza permette l' allargamento della connessione con la propria anima, o il sé superiore, e questo ci permette di aumentare la Conoscenza. Ci possiamo generare da noi stessi lo spazio per l' aumento della Conoscenza.

Ben Boux.

fonte: http://www.lanuovaumanita.net

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